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Storia

Timeline

Presidenti

Direttori

Allenatori

Dinastie

1903

L’Unione Sportiva Cremonese nasce ufficialmente il 24 marzo 1903, presso l’osteria Varesina, e nello statuto si fa cenno, per quel preciso giorno, alla “Festa sociale” proclamata come data di fondazione. E’ proprio lo statuto a sancire, con l’articolo 1. anche la sua denominazione: “Unione Sportiva Cremonese,… con lo scopo di diffondere e facilitare l’educazione fisica, l’amore agli esercizi sportivi, alla disciplina ed alla concordia, onde possa rendersi utile a sé ed alla Patria”.

1913

Anno del Decennale, una stagione sportiva davvero fantastica. L’U.S. Cremonese si affilia finalmente alla FIGC in quanto da qualche tempo, ha fatto l’apparizione anche a Cremona il nuovo gioco del “FOOTBALL” e ufficializza il proprio Torneo “Città di Cremona”. II Decennale si completa con il Torneo “Città di Cremona”. Partecipano la prima squadra e le “riserve” della U.S.Cremonese, Crema, Lodi, Brescia, Palazzolo, Fanfulla. E’ questa la prima esperienza calcistica della U.S.Cremonese che verrà proiettata sulla scena nazionale in poco più di un anno. Vincerà, infatti subito il campionato di Promozione lombardo effettuando, così, il salto alla Prima Divisione del 1914. Il campo di gioco si trova in via San Rocco, le divise sono inizialmente bianco e lilla ed il 7 dicembre Guido Costa segna il primo storico gol in un campionato ufficiale nella gara con il Varese.

1914

Conseguita la promozione in Prima Categoria, la Cremonese viene iscritta nel Girone E.
I colori delle maglie sono diventati grigiorossi; il cambio dai “vecchi” biancolilla è avvenuto a Vicenza il 20 settembre per l’incontro amichevole che la Cremonese perde per 1-5. Il Girone E è vinto dall’Internazionale ma questo campionato non terminerà: nella fase finale viene sospeso per le vicende belliche. La Cremonese si classifica quinta del nuovo girone. La formazione tipo dei grigiorossi: Zini, De Vecchi, Mainardi, Talamazzini, Tornetti, Cighetti, Curtabili, Brusati, Albertoni, Lombardi, Defendi.

1919

Quando si riprese a giocare dopo la Prima Guerra mondiale, il campo da gioco di via San Rocco non c’era più: era il 1919 e la U.S.Cremonese individuò un appezzamento di terreno vicino alle Officine Busini.
La società fece costruire il nuovo campo ed il 2 novembre 1919 venne inaugurato il “Campo Cremonese” in occasione della gara di campionato con la Juventus.
Nel 1924 lo stadio sarà intitolato a Giovanni Zini, primo storico portiere, caduto durante la Guerra del 1915/18.

1926

È l’anno della maggiore gloria. In campionato rimarranno a lungo in vetta alla classifica e dovranno cedere all’emergente Juventus solo nella parte finale. I bianconeri vinceranno il girone B con 37 punti e faranno loro lo scudetto, la Cremonese finirà a 29 punti e collezionerà quello che è attualmente il miglior piazzamento della storia grigiorossa.

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1928

La Cremonese festeggia il 25° anniversario di fondazione ed un buon numero di soci si riunisce per un banchetto in onore del primo presidente Emilio Faia, che commosso ringrazia i convenuti “…Noi abbiamo lottato contro certe mentalità che ritenevano lo sport un lusso, mentre lo esercitavamo, dopo una faticosa giornata di lavoro, dando tutto noi stessi, pur di riuscire ad aprire allo sport la via del progresso”

1932

Si legalizza il progetto di ammodernamento e di risanamento del centro storico. I progetti urbanistici sono, dunque, pronti per essere attuati ed uno dei primi è quello che prevede una grande galleria nel punto più cruciale del centro cittadino. Per stare in linea con le novità, nel settore dello sport si augura, nel 1932, il campo polisportivo in via Cardinal Massaia che è intitolato a Roberto Farinacci.

 Nell’immediato dopoguerra lo stadio tornerà ad essere intitolato a Giovanni Zini

1951

La storia dell’Unione Sportiva Cremonese poteva concludersi amaramente la sera del 7 settembre 1951, perché la Cremonese non venisse cancellata dal Campionato nazionale Serie C, era assolutamente necessario partire il mattino successivo per il  nuovo torneo. La società non aveva soldi; ma si raggiunse un accordo su proposta del presidente: lo staff avrebbe collaborato gratis e ai ragazzi sarebbe stato corrisposto compenso mensile di L. 10.000. Il mattino successivo, di buon ora, presero il treno anticipando di tasca loro il costo del biglietto; poi il miracolo: la Cremonese superò l’Edera Trieste per 2-0.
La vittoria in trasferta diventò la notizia del giorno.

1953

“La Cremonese ha bisogno di tutti!” titolava La Provincia in una calda giornata d’estate in cui la Cremonese versava ancora in una complicata situazione economica. Il 25 settembre 1952, presso la sede di piazza Roma, a seguito di un’assemblea con elezione del commissario Straordinario la Cremonese è nuovamente salva. In occasione del  50° anniversario della fondazione vengono organizzati grandi festeggiamenti e un’amichevole con i “Bygler Boys” di Berna. In questo decennio la squadra vive una fase altalenante fra Serie C e IV Divisione.

1967

La Cremonese risale subito in Serie C ma perde il derby provinciale con la Leoncelli  che sbanca clamorosamente lo Zini (1-2). Il presidente Domenico Luzzara prende in mano la società. La Cremonese di questa stagione è di fatto composta da molti giovani del vivaio, cremonesi di nascita, con 17 reti in 26 partite Emiliano Mondonico è sempre più determinante e risulta il miglior realizzatore stagionale dei grigiorossi.

1970

Gli anni ’70 iniziano bene per la Cremonese: la promozione in Serie C ed è proprio da questo decennio che la squadra inizierà la scalata verso più alte vette e darà al calcio nazionale un grande giocatore come Antonio Cabrini, che muoverà i primi passi in grigiorosso nella stagione ’73/’74.
Tra tutti gli acquisti il più prestigioso è senza dubbio quello del cremonese Aristide Guarneri, 21 presenze in Nazionale, campione del mondo con la grande Inter, che per la prima volta a 32 anni compiuti veste la maglia grigiorossa.

1977

La Cremonese riconquista la serie B, sono passati 26 anni dalla prima avventura nella serie cadetta. Il mister Angeleri costruisce una squadra che approda in serie B con 55 punti, 42 reti realizzate e solo 18 reti subite.

Il bomber grigiorosso è Nicolini con 15 reti.

1981

Il campionato riporta la Cremonese nella serie cadetta e propone due momenti da tramandare ai posteri. Il primo ha valore storico-affettivo: il 10 maggio 1981 Gianluca Vialli esordisce in prima squadra. L’altro momento clou della stagione capita il 31 maggio. La Cremonese ha dilapidato quasi del tutto il vantaggio che le garantivano la tranquilla promozione in “B”, vince sul campo 2-0 contro il Fano, ma per un ricorso della società Romagnola, il verdetto che conferma il risultato del campo e garantisce la promozione ai grigiorossi arriva solo il 10 giugno.

1984

Il campionato 1983/’84 sancisce la storica promozione in Serie A della Cremonese. Dopo 54 anni di attesa, la formazione guidata da Mondonico conquista la promozione – quel 3 giugno 1984 – al termine di uno sconcertante pareggio (3-3) con il Palermo.

1989

Un altro giorno “storico” per l’Unione Sportiva Cremonese, è il 25 giugno 1989, con il ritorno in Serie A. Eppure il mattino si era presentato rocambolesco, per un
“disguido” fra gli organizzatori della carovana grigiorossa solo trecento irriducibili tifosi riusciranno comunque a raggiungere Pescara via treno. Dall’altra parte, allo stadio “Adriatico”, 23 mila tifosi calabresi mentalmente già predisposti alla festa-promozione. Finisce, come si sa, ai calci di rigore dopo 120 minuti. Michelangelo Rampulla para il primo rigore di Onorato e  “Attila” Lombardo trasforma il rigore che vale la Serie A.

1993

Il 24 marzo 1993 la Cremonese festeggia i 90 anni di storia. Con Gigi Simoni alla guida, il 27 marzo i grigiorossi vincono la Coppa Anglo Italiana nel leggendario Wembley Stadium, battendo il Derby County per 3-1. Il 13 giugno, la squadra è promossa in Serie A dove resta sino al termine della stagione 1995-96.

1998

Nella stagione 1997-1998 la Cremonese disputa il girone A del campionato di Serie C1, arriva seconda con 59 punti, alle spalle del Cesena, che è stato promosso direttamente in Serie B, mentre la Cremonese ha giocato e vinto i play off, contro Lumezzane e Livorno. 

2003

Il 24 marzo 2003 la società festeggia il proprio Centenario. La partita celebrativa raccoglie allo Zini oltre settemila tifosi e la presenza di tanti ex giocatori legati ai colori grigiorossi. Al termine della stagione arriva la promozione in C1 per la squadra allenata da mister Giorgio Roselli e trascinata da uno strepitoso Gioacchino Prisciandaro

2005

La squadra, guidata da mister Giorgio Roselli, centra la seconda promozione in due anni e torna in serie B.  

2007

Il 27 giugno 2007 la Cremonese passa al cavalier Giovanni Arvedi. Per la storica società grigiorossa si apre un nuovo ciclo nel quale con il direttore sportivo Erminio Favalli con il ritorno in panchina di Emiliano Mondonico riporta subito entusiasmo per la società di via Persico 19.

2011

Il nuovo Centro Sportivo della Cremonese, intitolato al presidente “Giovanni Arvedi”, nasce all’ interno di un’area a vocazione sportiva lungo via Postumia. La struttura, inaugurata nel settembre 2011, è l’avamposto di un futuro complesso ricreativo a servizio della città.

2017

Dopo un incredibile cavalcata i grigiorossi, guidati da Attilio Tesser, il 6 maggio 2017 vincono 3-2 contro la Racing Roma in una partita che di diritto entrerà nella storia grigiorossa e nei cuori dei Tifosi. La Cremonese si aggiudica il campionato di Lega Pro e dopo undici stagioni torna in B.

2022

A distanza di 26 anni la Cremonese riconquista la massima Serie. I grigiorossi guidati da mister Fabio Pecchia il 6 maggio 2022, vincono a Como per 1-2 e classificandosi come secondi alle spalle del Lecce sono di diritto promossi in serie A.

Emilio Faia

Il 24 marzo 1903 nasce l’Unione Sportiva Cremonese; tra i fondatori Emilio Faia, sarto prestigioso la cui bottega si trovava nell’attuale corso Matteotti a fianco della farmacia Leggeri, diventerà il primo presidente della società dai colori bianco-lilla.

Enrico Ronconi

Nella stagione 1935 – 1936, dopo la cocente retrocessione a seguito di un doppio drammatico spareggio con il Foggia, si torna in serie B sotto la presidenza di Enrico Ronconi. La qualità della rosa viene paragonata a quella della grande stagione 1925 – 1926 con la Cremonese al secondo posto in A dietro la Juventus.

Ferdinando Arcari

Nel 1913 con l’affiliazione alla FIGC la Cremonese lascia il calcio amatoriale per “fare sul serio”, presidente in quel momento è Ferdinando Arcari sotto la cui guida ci sarà anche lo storico passaggio ai colori grigio-rosso a sancire un legame forte con la città.

Franco Bonera

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Arturo Soncini

Dopo anni tremendi, a partire dal 1951, nei quali la Cremonese toccherà il punto più basso delle sue imprese sportive, giocando in IV serie, e societarie, la società è commissariata, nella stagione 1953 – 1954 con la presidenza di Arturo Soncini, commissario straordinario, i grigio-rossi tornano in serie C.

Luigi Gualco

Da giocatore, difensore con il vizio del gol, a presidente durante la proprietà di Graziano Triboldi, questa la parabola di Luigi Gualco. Nella stagione 2004 -2005, dopo la promozione in C1 della stagione precedente, la Cremonese sale in serie B al termine di un incredibile campionato vinto con diverse giornate d’anticipo rispetto alla fine.

Domenico Luzzara

El Mènec, come tutti chiamavano Domenico Luzzara, “incontra” la Cremonese in un grande momento di difficoltà economica come commissario straordinario diventando poi presidente per oltre trent’anni. Un legame profondo quello con l’USC che porterà a grandi successi anche nel nome del figlio Attilio grande tifoso grigio-rosso.

Giovanni Arvedi

Nel 2007 Giovanni Arvedi rileva una Cremonese in grande difficoltà economica e societaria, riportando entusiasmo in città. Sotto la sua guida il 6 maggio 2017 l’Unione Sportiva Cremonese torna in serie B vincendo il campionato all’ultima giornata. Con la proprietà Arvedi, presidente Paolo Rossi, ci sarà anche il ritorno in serie A! Il 6 maggio 2022 vincendo a Como 2-1 torna nella massima serie dopo ventisei anni.

Giuseppe Brolis

Quello che oggi verrebbe definito “scopritore di talenti” o “talent scout”, ad esempio Cabrini e Prandelli, questo è stato Giuseppe Brolis direttore sportivo, anche se non ufficialmente ingaggiato come tale, della Cremonese nella stagione 1970-1971 che riconquista la serie B nei primi anni di presidenza Luzzara.

Favalli, Berago e Miglioli

Erminio Favalli, ragazzo di Cremona, giocatore, dirigente e direttore sportivo per vent’anni, raggiungendo grandi traguardi sportivi e allo stesso tempo umani. Vittorio Berago che è stato in più riprese sia direttore sportivo che segretario e Giuseppe Miglioli, braccio destro di Domenico Luzzara e Favalli nello scoprire e valorizzare talenti.

Cesare Morselli

Gettare le basi per alcune delle stagioni più belle della storia grigiorossa, tra le quali il ritorno in A nella stagione 1983-1984, questo ha fatto Cesare Morselli direttore sportivo dal 1979-1983. Il primo passo compiuto da Morselli però è stato vincere il campionato di serie C 1980-1981 per approdare in B.

Stefano Giammarioli

Il direttore sportivo del tanto atteso ritorno in serie B dopo anni difficili e l’inizio della rinascita con il patron Giovanni Arvedi, Stefano Giammarioli legatissimo a Luigi Simoni riesce a costruire la rosa che nel 2017 dopo un finale per cuori forti approda nei cadetti dopo dieci stagioni in lega pro/serie C.

Braida  e Giacchetta

Il 6 maggio 2022, dopo 26 anni, si torna in serie A! Il traguardo è frutto del lavoro sinergico tra un grande conoscitore del calcio e un direttore sportivo che ha raggiunto traguardi importanti nelle categorie inferiori. Ariedo Braida in qualità di consigliere strategico e Simone Giacchetta come direttore sportivo hanno riconsegnato la massima serie a Cremona!

Giovanni Gandelli

Nel 1913 l’USC si affilia alla FIGC partendo dal campionato di Promozione. Le partite si giocano presso il campo San Rocco, nell’attuale area delle poste di via Genala, e la stagione culmina con il salto di categoria.

Italo Defendi

Dopo la retrocessione in C dell’anno precedente, nella stagione 1935-1936 Defendi guida la Cremonese alla vittoria del campionato e all’immediato ritorno in B. Defendi non era un allenatore qualunque: in precedenza è stato giocatore un dell’USC amatissimo dai tifosi dando ancora più valore alla sua guida tecnica.

Jenó Payer

Il miglior piazzamento della Cremonese in un campionato professionistico è della stagione 1925-1926. I grigiorossi concludono il girone B della massima serie al secondo posto alle spalle della Juventus e davanti al Genoa.

Giuseppe Bonizzoni

Allenatore e giocatore allo stesso tempo, il cremonese Giuseppe Bonizzoni infiamma i tifosi grigiorossi. Al termine della stagione 1941-1942, con lo stadio sempre pieno e un grande seguito anche in trasferta, la Cremonese vince il suo girone di serie C e dopo gli spareggi con Pro Gorizia e Mater Roma torna in serie B.

Ercole Bodini

Detto Bodini I e cremonese DOC, dopo aver giocato per la squadra della sua città nel ruolo di mezzala, diventerà allenatore della Cremonese. Nella stagione 1953-1954, sotto la guida di Bodini, l’Unione Sportiva gioca in IV serie, e dopo aver vinto il girone disputa i playoff per salire di categoria e approda in C.

Battista Rota

Detto “Titta”, guida la Cremonese dal 1970 al 1976 per sei campionati consecutivi. Tra le stagioni da ricordare c’è quella del 1970-1971; il campionato è quello di serie D girone B,quando la squadra grigiorossa torna in serie C anche grazie alla grande capacità realizzativa: ben 60 reti alla fine del campionato.

Manlio Bacigalupo

La stagione 1967-1968, agli esordi dell’era Luzzara, vede la Cremonese guidata da Manlio Bacigalupo che sarà allenatore fino al 1969. La stagione, dopo un tentativo di ripescaggio,  parte dal campionato di serie D, vinto con 48 punti che garantiscono il ritorno in C.

Stefano Angeleri

Nella stagione 1976-1977 alla guida della Cremonese arriva Stefano Angeleri. I grigiorossi concludono il campionato di serie C al primo posto grazie ad una difesa di ferro che subisce solo 18 reti. Con due giornate d’anticipo ritornano tra i cadetti dopo ventisei anni di attesa, difficoltà e nuove speranze.

Guido Vincenzi

Dal 1979 al 1982 la guida tecnica della Cremonese viene affidata a Guido Vincenzi. Al suo nome si lega la promozione in serie B nella stagione 1980-1981 giunta al termine di un ottimo campionato dal finale al cardiopalma. La partita decisiva vinta 2-0 contro il Fano verrà infatti omologata solo 10 giorni dopo la sua disputa a causa di un ricorso da parte della squadra ospite.

Bruno Mazzia

Nel 1986-1987 sfiora subito la serie A, persa però agli spareggi. Il salto di categoria arriva due stagioni dopo, nel campionato 1988-1989 chiuso al quarto posto, al termine della tesissima sfida di spareggio contro la Reggina disputata a Pescara e vinta ai calci di rigore.

Emiliano Mondonico

Emiliano Mondonico, appesi gli scarpini al chiodo, inizia il suo percorso da guida tecnica nel settore giovanile della Cremonese.  Ad Emiliano si lega il dolce ricordo del ritorno in serie A nella stagione 1983-1984 e l’inizio del percorso attuale di risalita con il patron Giovanni Arvedi. 

Gustavo Giagnoni

L’allenatore con il colbacco, Gustavo Giagnoni, subentra alla guida della Cremonese nel campionato di serie B 1990-1991. La paga del nuovo allenatore consisteva nel rimborso spesa per il viaggio tra Cremona e Mantova, dove abitava. A fine stagione, Giagnoni riporta l’U.S. Cremonese in serie A concludendo il campionato al terzo posto.

Luigi Simoni

Dopo la retrocessione dalla serie A, nella stagione ’92 -’93 la squadra viene affidata ad un allenatore in arrivo dalla serie C, Luigi Simoni. Il resto è storia: una promozione immediata in serie A, il trionfo a Wembley nel torneo Anglo-Italiano, due salvezze consecutive in massima serie. Nel 2003 Luigi Simoni viene nominato “allenatore del secolo” nei festeggiamenti per i 100 anni della Cremonese.

Giorgio Roselli

Giorgio Roselli, allenatore della Cremonese in C2, che nell’arco di due stagioni ritroverà la serie B. Nel campionato 2003-2004 i grigiorossi raggiungono la C1 vincendo i playoff, e la stagione successiva è un trionfo: con 72 punti la Cremonese domina il suo girone raggiungendo la serie cadetta. Roselli tornerà sulla panchina dell’USC, da subentrante, nella stagione ’06-’07 raggiungendo una salvezza insperata.

Giampiero Marini

Gianpiero Marini riporta i grigiorossi in serie B al primo anno di guida tecnica. Al termine della stagione regolare di serie C1 girone A, i grigiorossi sono secondi in classifica e ottengono la possibilità di giocarsi la promozione ai playoff. In finale l’avversario è il Livorno, superato 1-0 in una gara unica disputata allo stadio “Curi” di Perugia.

Attilio Tesser

Specialista in promozioni in serie B, Attilio Tesser raggiungerà l’obbiettivo anche a Cremona. Nella stagione 2016-2017 la squadra grigiorossa compie un’autentica impresa quando a metà del girone di ritorno sembrava tutto impossibile. Il 6 maggio 2017 la vittoria contro la Racing Roma, sotto la pioggia in uno “Zini” stracolmo, permette alla Cremonese di vincere il girone A di Lega Pro e di tornare tra i cadetti.

Fabio Pecchia

Arrivato a Cremona a campionato in corso per salvare i grigiorossi nella stagione 2020-2021, Pecchia centra l’obiettivo, compiendo poi una seconda impresa l’anno successivo. Ancora il 6 maggio, ancora la pioggia, ancora festa! La Cremonese vince 2-1 sul campo del Como e dopo 26 anni di attesa torna in serie A!

Famiglia Bonazzoli

Per 96 anni la Carla dello Zini, ha vissuto nello stadio, in un appartamento ricavato al piano terra della tribuna, luogo nel quale è anche nata. Tutti hanno sentito parlare della Carla ma in realtà il grigio-rosso era un affare di famiglia, infatti Carla era la figlia della signora Nina, anche lei dedita alla squadra, e di vittorio Bonazzoli detto “Baj” 

Famiglia Bettoli

Segretario storico della Cremonese dei tempi di Luzzara,  Nedo Bettoli ha dato tanto ai colori grigiorossi facendo un lavoro prezioso i cui risultati si vedevano sul campo e nella considerazione di cui godeva la società. Ancora oggi la famiglia Bettoli è presente nello staff della Cremonese con Lorenzo, figlio di Nedo, che ricopre il ruolo di SLO.

Famiglia Ravani

La Cremonese è questione di famiglia, questa è la presentazione per i Ravani. Ottorino, detto Ravani I, e Attilio, detto Ravani II, terzini della Cremonese e faranno parte della squadra che arrivò seconda in A nel 25-26. Ottorino ebbe due figli anche loro giocatori grigiorossi, Danilo a fine anni quaranta, e Franco che giocò nella Cremo conquistando la serie B.

Famiglia Ferraroni

Chi in campo chi in dirigenza, la famiglia Ferraroni lega la sua storia ai colori grigiorossi su tutta la linea. A partire da Eraldo Ferraroni, per anni dirigente consigliere della Cremonese. Sul campo a tenere alto il nome della famiglia c’era Ettore. Attualmente la famiglia Ferraroni è ancora attiva nella Cremonese con Maurizio membro del CDA

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